WHAT IS THE COMFORT ZONE?

By Lucilla

Avete mai sentito parlare di “Comfort Zone”?

Viene definita tale, quella condizione mentale in cui la persona agisce in uno stato di assenza di ansietà e senza percepire alcun senso di rischio.

Si tratta quindi di una condizione di routine, di familiarità e sicurezza in cui ci si sente del tutto a proprio agio, senza percepire alcuna minaccia.

In un certo senso è il cosiddetto “stare nel proprio” o “stare al sicuro”, al calduccio insomma, fare quelle cose che conosciamo e ci rassicurano, stare con persone che conosciamo e da cui sappiamo cosa aspettarci senza dover assumere rischi o dover dimostrare qualcosa.

Rintanarsi nella propria comfort zone può esserci utile quando abbiamo bisognodi ricaricarci, di ricreare una condizione di stabilità dopo aver subito un trauma o una delusione.

Ma siamo certi che rimanerci troppo a lungo possa apportare benefici alla nostra persona? Che rimanere fermi troppo a lungo possa limitare le nostre esperienze e in tal modo non farci riconoscere le nostre capacità?

Personalmente credo che la cosa giusta stia sempre nel mezzo, ovvero si certo dopo un momento di difficoltà, di delusione o sconforto credo sia utile o quasi terapeutico rintanarsi nella propria “comfort  zone”, ma che sia necessario poi trovare la capacità di uscirne, di fare il salto, per mettere alla prova noi stessi, per crescere e fortificarci.

Anche agglomerarsi alla massa può essere considerata una comfort zone, ma ci fa perdere la nostra essenza, le nostre caratteristiche, i nostri “difetti” che ci contraddistinguono dagli altri, quelle piccole cose che ci rendono unici.

Allora forse serve un piccolo atto di coraggio per assumere quei rischi che ci permetteranno di conoscere noi stessi e di diventare grandi…

Voi che ne pensate?

 

 

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