
Come fare per valorizzare il territorio?
È molto semplice: Comacchio ci offre una miriade di opportunità. Il capitale naturale che il territorio esprime può presentarsi come fattore strategico di sviluppo, grazie a una valorizzazione turistica e culturale all’interno di un progetto integrato che si estrinsecherà in una sempre maggiore interconnessione del paesaggio con percorsi naturalistici e culturali, e nel recupero degli edifici di proprietà comunale, in particolare quelli storicamente impiegati per le attività della vallicoltura (una speciale forma di piscicoltura estensiva, praticata da secoli lungo il litorale Adriatico in bacini di acqua salmastra chiusi mediante arginatura o altre opere).
LE TRADIZIONI COMACCHIESI
Comacchio ha tradizioni millenarie che non devono andare assolutamente perdute. Io penso che senza tradizioni il paese non possa esistere e per valorizzare il territorio bisogna tramandarle ai più giovani, in modo che riescano ad imparare un mestiere e, in futuro, lavoreranno nel proprio territorio di origine, senza doversi spostare in grandi città.
Una di queste grandi tradizioni è la Sagra dell’Anguilla, che celebra il prodotto ittico principale delle valli di Comacchio, l’anguilla appunto.
Comacchio, color mattone e pietra d’Istria, vestita a festa, dalla corte di Palazzo Bellini ai suoi ponti e canali nel centro storico, propone ai visitatori eventi culturali, mostre, momenti di intrattenimento musicale, spettacoli, attività per i bambini, teatro di strada e visite a bordo delle tipiche batane, le imbarcazioni locali, ed escursioni nelle valli, fra antiche stazioni di pesca e avvistamento, i casoni, e i lavorieri, una serie di bacini per la pesca dell’anguilla.
La pesca si svolge soprattutto in autunno quando, sessualmente matura, l’anguilla sente l’istinto di spingersi dall’interno delle valli in mare aperto, è così che trova lo sbarramento e viene pescata. Durante la Sagra i ristoranti locali propongono menù a tema e negli stand, ubicati nel cortile di Palazzo Bellini adiacente al Ponte Trepponti, si può gustare l’anguilla in tutte le sue preparazioni: alla griglia, nel brodetto o marinata nell’aceto, tutte ricette realizzate dai cuochi dell’Associazione Marinai d’Italia, sezione di Comacchio. Gli stand offrono menu a pranzo e cena nei due weekend di festa. Lungo i canali fino al loggiato dei Cappuccini, in occasione della Sagra, viene proposto un percorso dei sapori e saperi locali, con prodotti agricoli, enogastronomici, d’artigianato, manufatti artistici, oltre al mercatino del collezionismo e delle curiosità. Certamente si può acquistare pesce fresco e anguilla di Comacchio sia nell’Antica Pescheria che presso tutte le pescherie del territorio. Un’altra caratteristica tradizione di Comacchio è la raccolta dell’ORO BIANCO di Comacchio, cioè il sale.
La Salina di Comacchio, una delle aree naturalistiche più interessanti del Parco del Delta del Po, per il suo ambiente piatto e affascinante, interrotto solo dalla presenza silenziosa dei Casoni che costituivano l’antica industria per l’estrazione del sale, è uno dei luoghi più importanti per il birdwatching. Estesa per oltre 600 ettari, situati alle spalle del Lido degli Estensi, la Salina di Comacchio conserva un impianto realizzato in epoca napoleonica e testimonia il ruolo rivestito fin dall’antichità di Comacchio nella produzione del sale.
Io penso di vivere in un territorio bellissimo e sento un enorme senso di appartenenza verso Comacchio. Per questo sto cercando, attraverso la collaborazione con varie associazioni culturali, di sviluppare molti progetti per valorizzare il nostro territorio. E tu, lettore, cosa stai aspettando?! Dovresti farlo anche tu!
Nicola Guidi, 3 A MAT