By Nicole Pennoni, 4B ITE

Quante volte abbiamo sentito parlare di discriminazione nella vita professionale delle donne lavoratrici?
Quante donne ancora oggi devono scontrarsi contro ogni sorta di difficoltà?
Quante donne ingiustamente vengono pagate meno rispetto al lavoro che svolgono?
Quante donne devono ancora sopportare tutte queste differenze rispetto ad un uomo?
Tutto ciò è purtroppo legato ad una metafora definita come: “Soffitto di cristallo”. Questa espressione indica quella barriera invisibile che impedisce alle donne di accedere alle posizioni di responsabilità nelle organizzazioni in cui lavorano. Quando ci si riferisce al “soffitto di cristallo” si rimanda alla questione di come oggi non ci sia parità di trattamento nel mondo del lavoro tra uomini e donne.
Per capire i motivi di questa espressione basta immaginare il “soffitto di cristallo” come una barriera che impedisce alle donne di inserirsi nel mondo del lavoro, rispetto agli uomini, nonostante entrambi siano esseri umani.
Questa barriera trasparente, non è un termine utilizzato per caso, ma è la rappresentazione di molte aziende e di realtà lavorative in cui in apparenza non ci sono discriminazioni, ma basta guardare i numeri per appurare che la barriera c’è, esiste, come ad esempio le disuguaglianze nel trattamento.
Vi riporto qualche dato per capire la realtà dei fatti. Secondo lo studio di LeanIn.org e McKinsey del 2019, su un campione di 68.500 dipendenti di 329 grandi aziende, una donna ogni 130 uomini supera il soffitto di cristallo. Una donna ogni 130 uomini non è cambiamento, è accondiscendenza. Basterebbe guardare in basso per vedere le altre donne schiacciate tra un soffitto di cristallo e un pavimento di cemento.
Il soffitto di cristallo può indicare barriere anche legate ad atteggiamenti discriminatori che nascono da differenze di etnia, di religione, di età, di cittadinanza. Non ci dovrebbe essere bisogno di una legge per obbligare un datore di lavoro a non applicare diversi salari a due persone che fanno lo stesso lavoro, se non fosse che una delle due è femmina. Non credete? E’ necessaria una legge per capire che si tratta di un atteggiamento completamente sbagliato?
Dover lottare tutta la vita per superare il soffitto di cristallo è una visione distorta della società perché esso rappresenta una gabbia e per abbatterlo bisogna infrangere, rompere e deteriorare quella lastra di cristallo, non superarlo.
Per fare ciò bisogna avere esempi di donne che, una volta raggiunti i vertici e l’affermazione, guardino in basso e aiutino le altre donne a crescere e non ad adeguarsi al sistema dell’adattamento.