Perché viaggiare in Giordania?

By Martina Salmi, 5A ite

Molti di noi pensano alla Giordania come una meta sconosciuta, pericolosa, poco ambita e gettonata.

In realtà la Giordania presenta un territorio con grandi attrattive storiche e culturali. Ma non solo! In Giordania possiamo trovare di tutto, dal mare alle montagne rocciose, dal deserto alle città storiche.

Inoltre, nonostante  si trovi in una regione storicamente tormentata da conflitti, la Giordania è “l’unica casa tranquilla nel vicinato rumoroso”, un’oasi amichevole aperta al turismo. L’ospitalità regna sovrana, i crimini violenti sono estremamente rari e secondo il rapporto di legge e ordine globale del 2017 , la Giordania si posiziona al nono posto (su 135 paesi) nella classifica della sicurezza personale: basti pensare che per esempio gli Stati Uniti sono al ventiseiesimo posto. 

Non c’è quindi motivo di avere paura di fare un viaggio in Giordania, basta adottare le precauzioni abituali e necessarie che valgono in ogni paese: evitare di andare in giro con ingenti somme di contanti, riporre gli oggetti di valore in una cassaforte, non camminare da soli di notte.

Nessuna legge obbliga le donne ad indossare l’hijab ma è richiesto un abbigliamento rispettoso: meglio evitare scollature, spalle scoperte e gonne o pantaloncini corti. Per visitare i luoghi di culto, è necessario che uomini e donne coprano le ginocchia e le spalle, mentre alle donne viene richiesto anche di coprire i capelli, il petto e il collo.

Nonostante la sua piccola superficie, all’interno dei suoi confini troviamo infiniti mondi da scoprire: storie e culture antiche, riserve naturali, esperienze a stretto contatto con la comunità locale e cinque siti dichiarati Patrimonio Unesco, tra cui le meraviglie architettoniche di Petra, i deserti sconfinati e le imponenti pietre del Wadi Rum. Ovviamente un viaggio alla scoperta della Giordania deve cominciare dalla sua capitale Amman, città che preserva bellissime testimonianze romane.

La metà più conosciuta e visitata dai turisti è Petra, la città rosa. Essa sorse come città degli Edomiti e poi divenne capitale dei Nabatei, un popolo assai evoluto di guerrieri e commercianti, la cui diramata rete mercantile metteva in comunicazione il sud della Penisola Araba con il Mediterraneo.

Verso l’VIII secolo la città fu abbandonata in seguito alla decadenza dei commerci e a catastrofi naturali e, benché le antiche cavità abbiano ospitato famiglie beduine fino ad anni recenti, fu in un certo senso dimenticata fino all’epoca moderna quando è stata riscoperta dal turismo. 

Le numerose facciate intagliate nella pietra arenaria rosa (da qui il nome di città Rosa), riferibili per la massima parte a sepolcri, ne fanno un monumento unico, che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1985. Anche la zona circostante è dal 1993 Parco Nazionale  

Archeologico. Nel 2007 inoltre, Petra è stata dichiarata una delle cosiddette sette meraviglie del Mondo. Per arrivarci si può percorrere a piedi il bellissimo Al Siq Canyon, una buia e stretta gola che si snoda per circa 1600 metri e termina di fronte al monumento più famoso dell’intero sito archeologico.

Altra tappa imperdibile, sul lato occidentale del Paese al confine con Israele, è il Mar Morto: un lago con lo specchio d’acqua più “profondo del mondo”, ben 426 metri sotto il livello del mare, un primato eccezionale. Le acque del Mar Morto, com’è noto, sono anche estremamente salate tanto che una persona immersa in queste acque può agevolmente restare a galla, in posizione “da seduto”, come in una comoda poltrona ad acqua.

Se vi rimane tempo scendete fino alla città balneare di Aqaba dove potrete fare bellissimi bagni nelle acque calde e limpide del Mar Rosso in compagnia di numerosi pesci.

Insomma, io un viaggio in Giordania non me lo farei di certo mancare!

 

Martina Salmi, VA ITE