By Nicole Pennoni, 4B ITE

Nei primi mesi del 1945 decine di migliaia di persone, per lo più partigiani, combattevano contro l’occupazione tedesca dell’Italia con una discreta organizzazione dal punto di vista militare.
A sud della Pianura Padana, nel marzo del 1945, vi erano numerosi soldati fascisti che cercavano di resistere all’offensiva finale degli Alleati, che si intensificò a partire dal 9 aprile lungo un fronte all’incirca parallelo alla via Emilia. L’offensiva fu da subito un successo per i partigiani italiani.
Il 24 aprile del 1945 gli Alleati avanzarono oltrepassando il fiume Po, e il 25 Aprile i soldati tedeschi furono costretti a ritirarsi dalle città di Milano e Torino.
Proprio a Milano, a partire dalla mattina del giorno precedente, era stato proclamato uno sciopero generale, annunciato alla radio da Sandro Pertini, futuro presidente della Repubblica, allora partigiano e membro del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN).
Le fabbriche vennero occupate e presidiate e la tipografia del Corriere della Sera iniziò a stampare i primi fogli che annunciavano la liberazione e la vittoria.
La sera del 25 aprile Benito Mussolini abbandonò definitivamente Milano e venne ucciso tre giorni dopo.
I partigiani continuarono a liberare le città occupate, sconfiggendo le residue e limitate resistenze.
Il 25 aprile è il giorno in cui ogni anno in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo. L’occupazione tedesca e fascista non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo perché nel 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò da Milano e Torino, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.
La decisione di istituire la data del 25 aprile come “Festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio, guidato da Alcide De Gasperi, stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “Festa nazionale”.