La figura di Carlo Tavecchio

By Fabio Luciani, 4A ITE

Carlo Tavecchio nasce il 13 luglio del 1943, a Ponte Lambro, nella Brianza comasca. Dopo essersi diplomato alla Ragioneria, inizia a lavorare in banca, diventando dirigente della Banca di Credito Cooperativo dell’Alta Brianza. Nel 1970 viene condannato a quattro mesi di reclusione per “falsità in titolo di credito”, continuata in concorso. Quattro anni più tardi è uno dei fondatori della Polisportiva di Ponte Lambro.
Entrato in politica come esponente della Democrazia Cristiana, a 33 anni viene eletto sindaco del suo paese: è il 1976. Nello stesso periodo diventa presidente di una squadra di calcio, la ASD Pontelambrese che, nel corso della sua gestione, arriva fino al campionato di Prima Categoria.
Nel 1987 viene eletto consigliere del Comitato Regionale della LND, la Lega Nazionale Dilettanti; mantiene tale incarico fino al 1992, anno nel quale viene nominato vicepresidente della stessa Lega. La sua carriera da primo cittadino dura per quasi due decenni.

Nel 1994 Carlo Tavecchio viene condannato a due mesi e 28 giorni di reclusione per evasione fiscale e mancato pagamento dell’Iva. Nel 1995, allo scadere del quarto mandato, abbandona la carriera da Primo cittadino e un anno più tardi viene condannato a tre mesi di reclusione per “omissione di versamento di ritenute assicurative e previdenziali”.

Nello stesso anno lascia la vicepresidenza della Lega Nazionale Dilettanti per salire al vertice del Comitato Regionale Lombardia.

Nel 1998 viene condannato a tre mesi di reclusione per “abuso d’ufficio” e ad altri tre mesi di reclusione per “omissione o falsità in denunce obbligatorie”.
Nonostante le polemiche, l’11 agosto del 2014 Carlo Tavecchio viene eletto presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Sostenuto da Lega A, Lega D, AIAC e AIA, il 6 marzo 2017 Carlo Tavecchio viene riconfermato presidente della FIGC vincendo con il 54,03% dei voti, prevalendo sull’altro candidato, Andrea Abodi (che ha perso, con il 45,97% dei voti). Lascia la Federazione il 20 novembre 2017, dopo che la Nazionale azzurra manca clamorosamente la qualificazione ai mondiali del 2018.