By Ilaria Ceradini, 1B eno

L’8 marzo si festeggia la giornata internazionale della Donna. Viene festeggiata per ricordare le conquiste politiche, economiche e sociali che hanno ottenuto le donne lottando negli anni.
L’origine di questa ricorrenza risale agli inizi del ‘900 in seguito ad uno sciopero organizzato da delle operaie di una fabbrica tessile negli Stati Uniti costrette a lavorare in condizioni pessime.
In seguito allo sciopero, il padrone le chiuse dentro alla fabbrica e scoppiò un incendio che causò la morte di numerose lavoratrici.
L’8 marzo nasce per garantire i diritti delle donne ma anche per contrastare le discriminazione che ancora oggi una donna è costretta a subire.
Una conquista importante in Italia fu il diritto delle donne al voto elettorale che si ottenne solamente il 2 giugno del 1946 quando venne indetto il referendum per approvare la forma di governo: la monarchia o la repubblica.
La parità dei diritti fra uomini e donne, ovvero la parità di genere, è fondamentale. Risulta inaccettabile che ancora oggi e in diverse aree del mondo la donna sia considerata come un essere inferiore e sottomessa al potere maschile.
Nella nostra Costituzione ci sono diversi articoli che tutelano i diritti delle donne. Ve ne cito alcuni.
ART.3 parità di dignità sociale di fronte alla legge senza distinzione di sesso.
ART. 29 parità di ruolo della donna e dell’uomo all’interno della famiglia.
ART.37 uguale retribuzione a parità di lavoro tra uomini e donne.
Nonostante l’esistenza di questi articoli, la cronaca ci dimostra che molte donne sono vittime di soprusi e violenze.
Negli ultimi anni sono stati fatti molti passi in avanti sotto questo aspetto ma c’è ancora molto da fare.
Voglio concludere la mia riflessione con questa frase: “l’8 marzo è tutti i giorni, evviva le donne, sempre.”