By Manuela Baroni, 5A ITE

Nel 2022 i Paesi che possiedono arsenali comprensivi della bomba nucleare sono 9: Russia, Usa, Gran Bretagna, Francia, Cina, Pakistan, Israele, Corea del Nord e India. Armi letali, spesso considerate come deterrente, ma che se venissero utilizzate causerebbero danni inimmaginabili su vasta scala con migliaia di vittime e distruzione totale.
Pensate che la Russia possiede, secondo i dati ufficiali, quasi 6.000 armi nucleari, seguita dagli Stati Uniti che dispongono di un arsenale che ne conta 5.500.
In passato ci sono stati episodi di catastrofi nucleari. Tutti ricordiamo l’incidente di Fukushima avvenuto nel 2011 in Giappone, dove un terremoto causò dei danni a una centrale nucleare e, peggio ancora, il disastro di Chernobyl, provocato da un errore umano, che tenne l’intera Europa col fiato sospeso.
La notte del 26 aprile del 1986 il mondo conobbe nel modo peggiore la località di Chernobyl, città situata a circa 100 chilometri di distanza da Kiev in Ucraina.
A renderla famosa fu un disastro provocato da un test di sicurezza sul reattore nucleare Rbmk numero 4 della centrale non andato a buon fine.
Tale disastro comportò la fuoriuscita di materiale nucleare radioattivo che causò morti e malattie nel raggio di centinaia di chilometri.
Nella notte del 4 marzo scorso le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare a sei reattori della città dell’Ucraina sud-orientale di Enerhodar, la più grande d’Europa e la quinta al mondo. La paura per il rischio di incombere in un altro disastro nucleare, simile a quello del 1986, è stata molto forte.
E’ ancora possibile che nel 2022 si parli di armi nucleari? E’ giusto secondo voi? Non sarebbe utile utilizzare il nucleare per produrre energia e non armi di distruzione di massa?