
L’Olocausto
Il giorno della Memoria
Cosa rappresenta il giorno della Memoria? Rappresenta un’occasione di riflessione su una storia che ci riguarda da vicino. Nel giorno della memoria vengono commemorate le vittime del nazismo, ma anche delle leggi razziali italiane, e tutti coloro che si opposero ed aiutarono le vittime. Ma lo scopo non è celebrare, ma ribadire la necessità di studiare e capire il passato. Il 27 gennaio 1945 è la data dell’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Per ricordare una delle più grandi tragedie dell’umanità, in questa data è stato istituito il “Giorno della Memoria”.
Si tratta di una ricorrenza istituita per ricordare gli atroci fatti avvenuti durante il periodo nazista e le persone a cui è stata negata la vita e la dignità durante la Shoah. Non è un caso che il termine Shoah stia ad indicare una “catastrofe” e sia utilizzato per riferirsi allo sterminio nazista. Shoah è una parola ebraica che richiama un sacrificio biblico: con esso si voleva dare un senso alla morte, un senso ad un’incontenibile tragedia.
La legge italiana definisce così le finalità del Giorno della Memoria: “Data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz […] al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Quello che oggi dobbiamo imparare è molto semplice: non dimenticare.
Manuela Baroni, 4^a ITE