By Sara Zappata e Daniel Catena 4^A ITE

Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, Halloween non è una tradizione americana ma bensì anglosassone. Probabilmente il nome deriva dalla frase “All Hallows Eve”, la notte di Ognissanti festeggiata il 31 ottobre.
La tradizione di Halloween risale allo Samhain, ovvero la celebrazione dell’anno nuovo per l’antico popolo celtico, considerato un momento magico di transizione anche per le stagioni; è proprio in questo periodo che le barriere tra i vivi e i morti quasi si annullano e tutte le leggi fisiche conosciute si sovvertono, tanto da pensare che gli spiriti potessero tornare in vita sulla terra per possedere i vivi. Ma come si festeggia Halloween nel mondo?Andiamo a vedere cosa succede in alcuni Paesi.
In Irlanda, terra nativa di Halloween, è consuetudine miscelare mistero e allegria. Si tengono tantissime celebrazioni in tutto il paese, ma la più importante è il Pùca Festival. Questo festival prende il nome dal terribile e mostruoso spirito di Púca che, per tre giorni, sarà protagonista della festa insieme ad altre creature di “Samhain”: Boann, lo spirito della luce, Morrigan, il precursore del buio e Fear Dearg, portatore del male.
In Messico si festeggia il Dia de Los Muertos, ovvero una giornata dedicata alla vita, in cui il rispetto tributato ai defunti si accompagna a una forte carica di allegria e spensieratezza. La morte viene rappresentata da La Catrina, uno scheletro con il sombrero. La festa viene svolta principalmente attraverso una parata, durante la quale gli abitanti si travestono da calacas, ovvero gli scheletri colorati tradizionali impegnati in danze folkloristiche. Oltre a questo si allestiscono anche altari con offerte di cibo, acqua, foto di famiglia e candele sia nelle case private che nei cimiteri.
In Cina non viene festeggiato Halloween come lo conosciamo noi, ma celebrano due ricorrenze che si avvicinano molto: Il Giorno dei Fantasmi e Il Giorno degli Antenati.
Il primo cade nel mese di Luglio ed è dedicato a fantasmi i cui spiriti sono malefici. Coloro che non sono in pace con se stessi tentano di contattarci, se non vuoi avere a che fare con loro è consigliabile non fare foto, tenere aperti gli ombrelli, sposarsi, fare azioni pericolose, girare di notte…normale scaramanzia insomma.
Il secondo, invece, cade in Aprile ed è la giornata nella quale i familiari si dedicano alla sistemazione e pulizia delle tombe dei loro antenati. Nella giornata vengono effettuate offerte e richieste benedizioni ai defunti.
Negli Stati Uniti il bisogno di festeggiare Halloween è molto più forte di quanto sia sentito nei paesi europei, tanto che in tutto il Paese vi sono vere e proprie tradizioni:
– tra i più grandi è di rito bere la birra alla zucca;
– tra i più piccoli, durante il famosissimo “trick or treating”, è solito ricevere caramelle a forma di mais;
– nel caso i proprietari delle case decidano di non offrire caramelle ai bambini, questi non esiteranno a prendersi gioco di loro imbrattando l’esterno delle abitazioni nei modi più stravaganti;
– agli americani piace molto decorare gli esterni con zucche, ragni giganti, strisce di ragnatele e innumerevoli demoni, fantasmi e mostri vari;
– durante questa festività ognuno può dimenticarsi di ciò che è e diventare ciò che più desidera, da James Bond a Peppa Pig.
Per concludere, abbiamo deciso di lasciarvi con una piccola curiosità: il conosciuto “Trick or Treating” deriva dalla Soul Cake, la torta dell’anima, un dolce molto semplice fatto di pane e decorato da uva sultanina e ribes. A questa era legata una tradizione chiamata “souling” in cui i fanciulli andavano casa per casa chiedendo una fetta della Soul Cake. Per ogni fetta ricevuta avrebbero dovuto pregare per l’anima di un defunto, aiutandolo a passare da Purgatorio a Paradiso.
Buon Halloween a tutti!
Sara Zappata e Daniel Catena 4^A ITE