By Nicole Pennoni, 4B Ite

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA:
la conferma di Sergio Mattarella
A sancire la modalità di elezione del Capo dello Stato è la nostra Costituzione. L’articolo 84 della Carta prevede che possa essere nominato dalle Camere, riunite in seduta comune, ogni cittadino italiano che abbia compiuto 50 anni e goda dei diritti politici e civili.
Il Presidente della Repubblica viene eletto dai grandi elettori: una platea composta da tutti i deputati e i senatori, dai senatori a vita e dai 58 delegati regionali (tre per ogni Regioni, ad eccezione della Valle d’Aosta che ne ha solo uno). Gli incontri per le votazioni avvengono presso la sede del Parlamento in seduta comune.
Normalmente si vota tutti insieme nello stesso momento, ma questa volta le regole sono state diverse a causa della pandemia, infatti si è svolto un solo scrutinio al giorno. I grandi elettori hanno votato divisi per rispettare le normative anticovid. Si è cominciato con i senatori a vita per poi proseguire con i senatori, i deputati e infine i delegati regionali.
Come sempre l’elezione è stata suddivisa in scrutini, nei quali ogni persona ha espresso in modo segreto la propria preferenza di voto. Nei primi tre scrutini è necessario avere la maggioranza qualificata per eleggere il Presidente, ossia i due terzi dei grandi elettori: 673 voti.
Dal quarto scrutinio in avanti basta la maggioranza assoluta, cioè il 50% più uno, 505 voti. Queste due soglie, anche dette quorum, non variano in base ai votanti.
È quindi necessario che diverse forze politiche arrivino ad un accordo condiviso per giungere ad un nome prestabilito. Sono loro infatti che determinano la fine dell’elezione del Presidente della Repubblica. Ed è proprio quello che è successo anche questa volta.
All’ottavo scrutinio il Presidente Mattarella è stato rieletto con 759 voti a favore.