Bloody Mary… chi era in realtà?!

By Christian Di Magro, 5B ITE

Maria Tudor, meglio nota come “Maria la Sanguinaria”, nasce nel Palazzo di Placentia, a Greenwich. È l’unica figlia del Re d’Inghilterra Enrico VIII Tudor e della sua Regina consorte, la spagnola Caterina d’Aragona. Caterina d’Aragona ha partorito sì tanti figli per il Regno, in tutto sono sei, ma a parte Maria sono morti tutti nei primi giorni di vita, gettando nello sconforto Re Enrico, che voleva a tutti i costi un maschio che succedesse al trono e perpetuasse la dinastia dei Tudor.

Per questo motivo il Re inizia a prendere in considerazione un peccato inaudito, un desiderio terreno che va contro la fede e la religione d’Inghilterra: far annullare il matrimonio con la moglie Caterina per trovare una nuova Regina.

Possiamo immaginare cosa abbia significato tutto questo per la giovanissima e cattolicissima Mary Tudor, Principessa adolescente d’Inghilterra che viene considerata dal padre, Enrico VIII, non adatta a succedergli al trono. 

Il Re, non contento delle peripezie alle quali sottomette la ragazza, le vieta di rivedere la madre, che non abbraccerà mai più per il resto della vita. Nonostante il disconoscimento paterno, Maria I risulta l’erede in linea di successione nel testamento lasciato da Enrico VIII:

Maria è decisa a far valere i suoi diritti e a punire coloro che considera usurpatori. Per questo motivo, con l’aiuto della fazione cattolica che la considera legittima erede, riesce ad ottenere la corona e il 19 luglio del 1553 viene incoronata a Londra.

Al personaggio di Maria Tudor è collegata la figura leggendaria di Bloody Mary, una ragazza sepolta viva dai propri genitori.

La vicenda è ambientata tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 in una cittadina americana. A quel tempo la medicina non era ancora abbastanza evoluta e al mondo erano presenti molte epidemie mortali, come il vaiolo e la peste.

Mary, una ragazza di 16 anni, vive con la madre lavandaia e il padre dottore. All’improvviso si ammala di difterite ed entra in coma. La malattia è molto contagiosa e il padre dottore fa credere a tutti che non ci sia alcuna speranza per la figlia decidendo di seppellirla lui stesso.

La madre, una donna di fede, non riesce ad accettare l’accaduto e, sperando in una possibile sopravvivenza della figlia, lega al polso della ragazza una corda collegata ad un campanellino; questo perché, nel caso si dovesse svegliare, potrebbe salvarla.

La stessa notte il padre scopre il campanello e dà un sonnifero alla moglie per farla dormire profondamente.

Il mattino seguente i genitori fanno una scoperta agghiacciante: il campanellino si trova a terra e, riesumando il corpo  della ragazza, la trovano sporca di sangue, con le mani logorate, a testimonianza  dei suoi ultimi tentativi di liberarsi. Il coperchio della bara è graffiato e su di esso sono rimasti lembi di pelle e pezzi di unghie, sul suo viso è  presente una smorfia di puro terrore. La ragazza è morta veramente.

La sera successiva il padre si reca in bagno per lavarsi i denti alla luce di una candela e pronuncia per tre volte davanti allo specchio le parole “Bloody Mary”, A quel punto  la moglie sente un urlo, corre in bagno e trova il marito morto dissanguato.

Secondo la leggenda chi desidera evocare Bloody Mary deve chiudersi in bagno davanti allo specchio con solo una candela che illumina la stanza. e pronunciare il suo nome per tre volte di fila. Nel caso non funzionasse, bisogna ripetere la procedura e, mentre si pronuncia la formula, occorre anche fare un giro su se stessi.

Una volta svolto il rito, si dovrebbe vedere allo specchio l’immagine spettrale di Mary e potrebbe accadere una delle seguenti cose terribili:

  1. Il fantasma di Mary strapperà i tuoi occhi, sfregiando orribilmente il tuo viso.
  2. Ti troveranno morto, con segni di artigli sul volto e su tutto il corpo.
  3. Bloody Mary ti intrappolerà nello specchio per l’eternità.