Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno nel ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
By Manuela Baroni, 4A ite
Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
Ogni anno, il 21 marzo, l’Associazione Libera celebra la Giornata della memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Perché il 21 marzo? Perché è il giorno in cui finisce l’inverno e inizia la primavera, e dunque il risveglio della memoria e dell’impegno contro le mafie
L’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Dal 1996, ogni anno, in una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Il 21 marzo il nostro Paese abbraccia i familiari delle vittime innocenti delle mafie, per non dimenticare le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere.
Durante la giornata saranno letti i circa 1000 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore, hanno compiuto il loro dovere.
Insieme per ricordare ma anche per farsi portavoce di una richiesta di verità e giustizia. A sottolineare, non solo simbolicamente, che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.