
Ho sempre pensato che una volta compiuti i 18 anni avrei spaccato il mondo e invece…
E invece no, perché i miei 18 anni sono arrivati nell’aprile dell’anno 2020 in piena “pandemia mondiale” causa Covid-19.
Avevo pensato che con i 18 anni avrei acquisito una maggiore indipendenza, ad esempio avrei preso la patente “veloce veloce”; avrei potuto fare quel famoso viaggio in Spagna con le amiche, avrei frequentato l’ultimo anno del Tecnico Turistico vivendolo al massimo, perché per quanto diciamo che la scuola è una “ rottura” in fondo ci piace, ci piace percorrere quei corridoi, sedere su quei banchi che tanto abbiamo faticato per sentire nostri, ci piace ritrovarci tutti insieme, vedere facce familiari che fanno parte della nostra quotidianità.
Avevo pensato che sarei potuta uscire di sera, senza problemi d’orario, avevo pensato che avrei passato i weekend tra una discoteca e l’altra facendo casino con le amiche, tra risate, canti stonati in auto e i bomboloni alle sei del mattino prima di crollare nel letto, con ancora le orecchie che ti fischiano.
Avevo pensato a tante cose e invece niente.
A causa della diffusione di questo virus sono da mesi in ballo con la patente, prima per la quarantena, poi perché gli esami e le guide devono essere eseguiti in maniera contingentata, non è possibile viaggiare, a dire il vero la limitazione è tale che fino a pochi giorni fa non si poteva nemmeno uscire dal proprio comune di residenza; non si può andare a scuola se non solo un giorno a settimana, quindi anche i rapporti con i compagni e gli amici si affievoliscono e non parliamo di far tardi o serate in discoteca: coprifuoco alle 22:00 e locali e discoteche chiusi da mesi.
Davanti alla realtà che ci circonda, in cui un sacco di gente sta male veramente, forse potrò sembrare un po’ egoista nello scrivere ciò che manca a me, considerato che la mia famiglia sta bene, io sto bene, il lavoro procede senza problemi, ma è come se mi fosse stata rubata una parte di vita che avrei voluto vivere come dovrebbe essere normalmente per una diciottenne, ma credo che purtroppo questa situazione si trascinerà ancora per molto tempo.
Forse se ci pensate bene non si tratta di egoismo, ma semplicemente si sente forte la mancanza della normalità.
Voi che ne pensate…
Lucilla